Curiosi di Curiosity?
Incontro il 2 maggio al Planetario di Roma con Nagin Cox, ingegnere NASA delle missioni dei rover su Marte.
Cosa facevate il 6 agosto scorso mentre Curiosity atterrava su Marte? Venite a scoprire la storia dei Mars Exploration Rovers, le missioni di esplorazione robotica di Marte. Come funzionano, cosa fanno, come sono atterrate e come si guidano da Terra. Il 2 maggio alle ore 21 sarà ospite del Planetario di Roma Nagin Cox, ingegnere capo della NASA, con una conferenza intitolata “Hitting the Road on Mars: from the 2004 Mars Exploration Rovers to MSL Curiosity” per raccontarci in prima persona il “dietro le quinte” delle missioni più sofisticate che si siano mai posate sul pianeta rosso.
Torna al Planetario per la terza volta Nagin Cox, dopo i precedenti incontri nel 2004 e nel 2009, e questa volta nel ruolo di ingegnere del Curiosity Flight Team, il gruppo del Jet Propulsion Laboratory della NASA che ha pilotato fin su Marte il più complesso laboratorio scientifico ambulante mai portato su un altro pianeta: il rover Curiosity.
Grande come un Suv, da 9 mesi Curiosity sta esplorando la superficie marziana nei pressi del cratere Gale; con i suoi 10 esperimenti a bordo analizza le rocce e ha già trovato riscontri importantissimi sull’antica presenza di acqua liquida sul suolo di Marte.
Con la sua esposizione chiara e coinvolgente, Nagin Cox ci porterà nella “stanza dei bottoni” di questa appassionante avventura di esplorazione spaziale, raccontandoci i primi risultati di Curiosity e il grande lavoro di gruppo che sta alle spalle di un incredibile successo scientifico e tecnologico. La missione di Curiosity è destinata ad arricchire la nostra conoscenza di Marte e perfino il nostro immaginario marziano in misura ancora superiore a quanto abbiano già fatto suoi predecessori Spirit e Opportunity. La visita di Nagin Cox ci offre la possibilità di partecipare a questa missione entusiasmante direttamente tramite uno dei suoi protagonisti.
L’incontro con Nagin Cox è reso possibile dal supporto e dalla preziosa collaborazione dell’Ambasciata Americana a Roma.