Pianeti dispersi
Non sono le donne cantate da Zucchero, ma esistono davvero: pianeti isolati e vaganti nella galassia, senza alcuna stella che li illumini attorno a cui orbitare. Proprio perché non appartengono ad nessun Sole, questi mondi sono completamente bui e dunque difficilissimi da osservare. La loro scoperta recentissima è infatti avvenuta grazie al fenomeno delle microlenti gravitazionali: il passaggio di un pianeta oscuro davanti a una stella sullo sfondo ne provoca un breve aumento di luminosità, che può durare un paio di giorni, dovuto al fatto che la gravità del pianeta focalizza la luce della stella nella nostra direzione. Si può quasi dire che per scoprirli gli astronomi hanno invocato l’aiuto di un altro Sole lontanissimo, che per un attimo si è allineato perfettamente con il pianeta invisibile. Occorre però un vero colpo di fortuna per assistere a un evento simile, e non è un caso che per annunciare la scoperta dei pianeti solitari sia stato necessario tenere sotto controllo ben 50 milioni di stelle attorno al centro della galassia. Fra queste sono stati registrati 474 flash gravitazionali, ma soltanto 10 di questi corrispondono al passaggio di un pianeta isolato. Eppure questi numeri sono sufficienti per stimare che nell’intera Via Lattea i pianeti solitari devono essere numerosissimi, tanto da superare addirittura il numero di stelle della galassia. Si parla di 2-300 miliardi di pianeti: ma da dove vengono? Potrebbero essere stati espulsi in un passato ormai remoto dai loro sistemi planetari d’origine in conseguenza di incontri ravvicinati con altri pianeti. Le implicazioni di questa scoperta sono di due tipi: da una parte, l’esistenza di così tanti pianeti dispersi in giro per la galassia indica che i sistemi planetari intorno alle stelle devono essere numerosissimi, addirittura la norma piuttosto che l’eccezione. Indirettamente questo significa che aumentano anche le prospettive per l’esistenza di pianeti di tipo terrestre. Inoltre le condizioni di caos orbitale nei giovani sistemi planetari devono essere piuttosto comuni, per provocare tutte quelle espulsioni.
Al planetario il 18 giugno ore 16.00 e 30 giugno ore 11.00
Alla Periferia della Galassia, il Sistema Solare
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